La collegiata possedeva diverse case, le cosiddette case capitolari. I canonici residenti non avevano un budget comune, ciascuno doveva provvedere a se stesso. In compenso riceveva una casa del Capitolo con i rispettivi terreni. Quando e chi abitava in quale casa lo annotava l’amministratore capitolare nel libro dei fabbricati, il cosiddetto Fabricatur Puech. Il più antico di questi registri giunto a noi risale al 1593, riportava 9 case e 3 parrocchie (Sillian, Dobbiaco, Villabassa). In seguito si aggiunsero altre 3 case.